Circa 450 mq della sala interna e più di 400 mq esterni, al piano terra di un ex edificio industriale della vecchia zona artigianale di Galatina, trasformati in un ristorante dai tratti contemporanei, ma allo stesso tempo luminoso e accogliente, che combina la cucina della tradizione con un pizzico di modernità.
Obiettivo della progettazione, curata insieme ad Emanuela Gorgoni e Marzia De Milito, è stato quello di dividere architettonicamente lo spazio interno in due ambienti, uno più aperto ed informale, dedicato alla consumazione della pizza, ed uno più riservato, intimo, quasi avvolgente, dedicato alla sala ristorante; per rispondere al desiderio della committenza di creare un’atmosfera sofisticata ma casual.
Funzionale a questo scopo risulta essere la serra, vera protagonista del progetto, in quanto oltre a rappresentare l’elemento di attrazione principale degli interni, organizza il layout in due distinte aree funzionali e spaziali. Evidente è lo spunto progettuale di ricreare un giardino in un interno, motivo per cui grande spazio è stato dato al verde, posizionato perimetralmente alla serra e illuminato in maniera suggestiva, ma anche reinterpretato come rivestimento e come complemento d’arredo.
La sala ristorante è arredata con sedute imbottite e rivestite in pelle, mentre la sala pizzeria è allestita con tavoli in legno e ferro e sedie in stile vintage. Ulteriori posti a sedere per l’area pizzeria trovano posto su un secondo livello realizzato con una struttura di travi a vista in legno naturale, e completato da un parapetto di cristallo.
I listoni di parquet scuro a pavimento, le boiserie in legno pitturato bianco e il grande chandelier di cristallo nero ingentiliscono l’aspetto generale del locale, caratterizzato da grandi superfici verticali materiche, come le strutture in pietra leccese stonacata, le pareti trattate con intonaco rigato a spessore e le quinte in lamiera di ferro grezzo.